martedì 30 novembre 2010

Fondi comuni di investimento

I fondi comuni di investimento sono strumenti finanziari (Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio, OICR) che raccolgono il denaro di risparmiatori che affidano la gestione dei propri risparmi ad una società di gestione del risparmio (SGR) con personalità giuridica e capitale distinti da quelli del fondo.


I fondi comuni possono essere di vari tipi:
  • Fondi azionari: sono piu' rischiosi rispetto agli altri fondi ma hanno un ottimo rendimento e hanno oscillazioni molto meno frequenti rispetto ai fondi azionari semplici poiché bilanciano la loro componente azionaria su titoli di Stato. Altro modo per rischiare meno e' dividere il capitale in fondi differenti per area geografica e quindi anche per valuta. Prima di acquistare questo tipo di fondo e' bene verificare il suo andamento nei 3-5 anni precedenti e attraverso l'utilizzo dei 'benchmark' ossia di parametri verificare l'andamento medio dei titoli
  • Fondi obbligazionari: sono fondi che investono su obbligazioni ordinarie e titoli di Stato sono piu' sicure rispetto alle altre ma meno redditizie. Generalmente per l'ingresso e' necessaria una somma minima di 500 Euro. Allo scopo di agevolare il consumatore le società di gestione dei fondi hanno creati dei pac ossia di pacchetti in cui il consumatore puo' versare mensilmente anche solo una minima somma di denaro per un minimo di 5 anni e in questo lasso di tempo egli, quando ne ha le possibilità, puo' incrementare il denaro all'interno del fondo
  • Fondi bilanciati: forniscono profili di rischio intermedi ai fondi azionari e obbligazionari
Il benchmark
Il benchmark è un parametro oggettivo di riferimento con cui confrontare l'andamento del fondo comune e valutare il profilo di rischio. È costituito da uno o più indici di mercato, elaborati da soggetti terzi, che sintetizzano l'andamento dei mercati in cui investe il fondo.
I fondi comuni di diritto italiano hanno l'obbligo di indicare il benchmark su tutta la documentazione rivolta al pubblico (prospetto informativo, rendicontazione e pubblicità) e di metterlo a confronto con l'andamento del fondo.

Gli altri requisiti necessari sono:
  • la trasparenza, che consiste nella chiarezza delle regole di calcolo utilizzate per la costruzione del benchmark. Questo significa che le formule matematiche usate dalla società di gestione devono essere semplici e comunicate in maniera chiara ai risparmiatori;
  • la rappresentatività, che implica che la composizione del benchmark debba essere coerente con quella del patrimonio del fondo;
  • la replicabilità, ossia deve essere composto da attività finanziarie che il risparmiatore può, almeno in linea teorica, acquistare direttamente sul mercato.

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